Il 29 marzo scorso, a Medjugorje, la Liturgia della Domenica delle Palme ha avuto inizio, come negli anni passati, alle ore 10:30, nel luogo in cui si trovano le fondamenta dell’antica chiesa parrocchiale. Dopo la proclamazione del Vangelo dell’ingresso del Signore in Gerusalemme e la Benedizione dei rami d’ulivo, ministranti, lettori, cantori, sacerdoti e popolo di Dio — ossia parrocchiani e pellegrini — si sono diretti in Processione Solenne verso la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo, dove, alle ore 11:00, fra Karlo Lovrić ha presieduto la Santa Messa della Passione del Signore. Il coro parrocchiale, diretto da suor Irena Azinović, ha animato la Celebrazione Liturgica.
La Santa Messa serale delle ore 18:00 è stata invece presieduta da fra Dragan Ružić e concelebrata da dieci sacerdoti. Anche quest’anno, ai parrocchiani si sono uniti numerosi pellegrini provenienti dai paesi vicini della Bosnia Erzegovina, dalla Croazia e dall’estero. Oltre alle quattro Sante Messe in lingua croata, nel corso della giornata ne sono state celebrate anche altre nelle lingue dei pellegrini stranieri presenti. Una moltitudine di pellegrini si è unita anche alla preghiera comunitaria del Rosario sul Podbrdo, iniziata alle ore 14:00.
Oltre ai numerosi fedeli che prendono parte al consueto programma di preghiera, si fanno ogni giorno più lunghe le file di coloro che, di fronte ai confessionali di Medjugorje, attendono pazientemente di potersi accostare al Sacramento della Riconciliazione. Alla vigilia della Domenica delle Palme, il 28 marzo scorso, è stato proiettato a Medjugorje il Documentario intitolato “IN ODIUM FIDEI” (In odio alla Fede”), che tratta dell’uccisione di sessantasei francescani erzegovinesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale e del periodo post bellico.
Nei giorni precedenti lo stesso Documentario era stato proiettato anche a Posušje, a Široki Brijeg ed a Gorica-Sovići.ž
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