I primi giorni di marzo hanno visto radunarsi qui anche gli organizzatori di pellegrinaggi e le guide dei Centri della pace e dei gruppi caritativi e di preghiera legati a Medjugorje di venticinque paesi. Ogni giorno vengono celebrate Messe in croato e nelle lingue dei pellegrini presenti. Alla Santa Messa serale di martedì 1° marzo, celebrata presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo, hanno concelebrato trentaquattro sacerdoti. Fino al 1° giugno resterà in vigore l’orario invernale del programma di preghiera. Nei giorni scorsi è venuta in pellegrinaggio a Medjugorje Marta Marcolin, una signora trevisana di sessantaquattro anni che organizza pellegrinaggi a Medjugorje ormai da sette anni: “La mia prima venuta a Medjugorje risale al 2009. La Madonna mi ha aperto le porte per quel viaggio in un modo per me allora incomprensibile: lavoravo in una scuola e quell’anno sono andata in pensione.
Una collega mi ha parlato di Medjugorje dicendomi che dovevo venirci. Una volta arrivata qui, la Madonna mi ha aiutata ad aprire il mio cuore ed ho ricevuto un’illuminazione che mi ha aiutato a cambiare la mia vita. Ho cominciato a rivedere la mia vita, il modo in cui vivevo: ero una brava persona, ma Dio non era al primo posto nella mia vita. La Madonna mi ha aiutata a cambiare la mia vita e, da allora, vengo sempre a Medjugorje. La mia casa è in Italia, ma il mio cuore è a Medjugorje, ed è da quell’anno che organizzo pellegrinaggi”.