La chiesa era piena di fedeli che pregavano il Padre Nostro, con entusiasmo, in una voce unica.
Il Santo ha visto un'angelo acanto ad ogni credente. Tutti questi angeli tenevano nelle mani la penna ed il foglio, e diligentemente notavano qualcosa. "E cosa scrivete?" chiede il Santo al'angelo più vicino. "Notiamo le preghiere di queste persone", risponde l'angelo, "che li portiamo in cielo al caro Dio." Adesso Bernardo da un'occhiata sui fogli di questi angeli, ed ecco cosa ha visto: certi scrivevano con lettere d'oro, altri d'argento, terzi con l'inchiostro comune, quarti con l'acqua. E certi non scrivevano niente, solo tenevano la penna nella mano. Bernardo si stupisce e chiede di nuovo a quell'angelo: "E perché certi scrivono con oro, altri con argento, terzi con inciostro o acqua, e certi non scrivono niente?"
"Ecco perché" risponde l'angelo. "Se la preghiera di un'uomo è piena di fede viva e se in essa c'è tanta fiducia in Dio e la sua provvidenza, allora scriviamo con oro, perché tale preghiera è oro puro davanti il viso di Dio, Ma se nella preghiera non c'è tanta fede e umiltà, allora scriviamo con argento. E se l'uomo prega con poca devozione e se la diluisce con pensieri distratti, allora scriviamo con inchiostro o acqua.
E ci sono le preghiere che non valgono niente davanti Dio, perché in esse non c'è nessuna traccia della fede o devozione, come era la preghiera di questo fariseo nel tempio. Tali preghiere non scriviamo nemmeno, perché esse non sono preghiere ma chiacchiere."